Sul sito dell’ANSA è oggi apparso questo articolo sulla ben nota vicenda del ragazzo suicida torinese, vessato ed alienato dai suoi compagni di classe. Di seguito l’intervista ad uno dei presunti vessatori, da cui si evince tutta l’ignoranza e l’imbecillità di questo giovane. Già dall’ipocrita esordio, il mi dispiace ma non mi dispiace… Leggete:
TORINO – “Mi dispiace tanto, ma non mi sento in colpa. Con lui scherzavamo, come facciamo sempre, ma non l’avevamo preso di mira”: è ciò che ha detto uno dei compagni di classe del ragazzo di 16 anni dell’Istituto tecnico Sommeiller, che si e’ suicidato martedì scorso, lasciando ai familiari una lettera, in cui esprimeva il suo disagio per l’isolamento dai coetanei.
Il compagno di classe ha parlato oggi all’uscita da scuola, dove e’ stato convocato con gli altri ragazzi per un colloquio con un l’ispettore dell’Ufficio scolastico regionale. “Era uno timido – ha detto del ragazzo morto – ma sempre sorridente e oggi all’ispettore l’abbiamo spiegato tutti insieme”. Sul fatto che in classe o che qualche altro studente dell’istituto avesse dato del gay al ragazzo che si e’ suicidato, o l’avesse chiamato Jonathan come il noto protagonista di una delle edizioni del Grande Fratello, il compagno di classe ha scosso la testa. “Ci prendevamo sempre in giro – ha ripetuto – ma nessuno di noi se l’è mai presa. Io credo che lui forse fosse un po’ debole e che avesse dei problemi in famiglia, magari anche psicologici”. Al colloquio con i quindici compagni di classe, per i due/terzi ragazze, erano presenti alcuni insegnanti. “E’ stata una chiacchierata” ha concluso il ragazzo con gli occhi lucidi, dopo oltre due ore trascorse a scuola in un giorno ancora di vacanza.
Le lezioni infatti riprenderanno il 16 aprile. Gli altri compagni se ne sono andati alla spicciolata, con i musi un po’ lunghi. Sulle panchine di cemento di fronte all’istituto e sui muri restano varie scritte con la chiara calligrafia degli adolescenti. In mezzo ce n’è una per lui, per il ragazzo che non c’è più, che recita: “Sarà sempre nei nostri cuori”.
Innanzitutto si scherza fra amici ed è evidente che il ragazzo che si è tolto la vita non ne aveva. Ma costui vuole farsi passare da amico. Con lui scherzavano come facevano sempre, ma non l’avevano preso di mira, ed è già il secondo paradosso: se lo prendevano sempre in giro è evidente che l’avessero preso di mira. Poi dice che si prendevano in giro ma nessuno se l’era mai presa, e questo vale per quando si è amici. Ma l’insinuazione più bassa e squallida arriva subito dopo: io credo che lui forse fosse un po’ debole e che avesse dei problemi in famiglia, magari anche psicologici. Gli amici non se la prendono coi più deboli, punto primo. Gli amici dovrebbero essere da conforto se hai problemi in famiglia. Problemi psicologici: perfetto, lavati le mani, imbecille di un fallito sedicenne. Che amici di merda! Che genitori di merda, che insegnano solo ai figli il modo per giustificarsi.
Sarai sempre nei nostri cuori… Non potevate farcelo entrare prima nei vostri cazzo di cuori? Che giovani di merda, loro e i videofonini, generazione di imbecilli ed ignoranti straviziati, insensibili e, soprattutto, stronzi. Come chi li ha messi al mondo.
Se qualche giovane non si identifica in ciò che ho scritto alzi la voce quando assiste ad episodi simili, visto che accadono quotidianamente. Altrimenti sono semplicemente complici (cioè stronzi pure loro).
12 commenti
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martedì 10 aprile, 2007 a 23:00
cymbalus
Il problema di fondo, come giustamente scrivi, non sono i sedicenni in sé. A sedici anni ci si può comportare da stronzi imbecilli e un secondo dopo scrivere “sarai sempre nei nostri cuori” con la stessa disarmante convinzione. E’ brutto dirlo, ma è l’età. A sedici anni siamo stati stronzi e superficiali tutti (anche se, vivaddio non certo come questi amorfi), almeno una volta. Con la differenza che quando ci comportavamo da stronzi, succedeva che “i grandi”, “i genitori”, ci spiegavano, con le buone o con le cattive, che certi comportamenti non sono ammissibili. Che non bisogna seguire il gregge, ma usare sempre la testa, o almeno provarci.
E chi li segue oggi questi ragazzi? Dei genitori ancor più immaturi dei loro figli? Dei docenti vessati o disamorati della loro professione? Da chi dovrebbero trarre esempio? Dalla politica? Dalla religione? Dallo sport? Dalla musica? Questi sedicenni si autoassolvono annacquando le loro responsabilità semplicemente perché è quello che vedono fare giornalmente attorno a loro dalla società degli adulti. Molti (non tutti, fortunatamente) sono degli ebeti lobotomizzati che ripetono frasi fatte semplicemente perché è questo che gli viene propinato. “Mi dispiace ma non mi dispiace” è lo specchio fedele di questa nostra società: la società degli “attimini”, dei “momentini”, dei “pochettino”.
mercoledì 11 aprile, 2007 a 05:49
kefflash
mi fa piacere che tu abbia colto in pieno il succo del mio pensiero 🙂
giovedì 12 aprile, 2007 a 14:40
isethoriginal
Accordo completamente con cymbalus: La societa non é un buon esempio per niente. Una cosa pero non mi convince… non credo che tutti i sedicenni siano (o siano stati) degli imbecilli, stronzi. Non credo che una persona che tutto il tempo viene ignorata, maltrattata, presa in giro da tutti sia poi cosi stronza. Una persona che conoscce il disagio di essere mobbata non neghera facilmente un’altra persona secondo me.
Per lo piu direi che in parte la nostra societa é causa di quelle stronzate: mi ricordo che nelle scuole elementari non erano i bambini a prendermi in giro, ma i genitori a vietarli di giocare con me (causa: ero semi-olandese e quindi una estranea). I maestri mi minacciavano davanti a tutti e mi buttarono fuori della classe perche li chiedevo cortesemente la ragione del scrivere infinite righe di a. Come fanno i ragazzi a non escluderti cosi?
Erano proprio i figli di quei genitori che prendevano a botte gli esclusi, gli altri li seguivano come cagnolini.
Ma la cosa piu estrema é che ero in universita e uno di quei boss-rompiscatole dell’infanzia (magaziniere) chiedeva a me (studente universitario) “ue olandesina: ma te qui pulisci i bagni?” e ormai ha 20 anni.
giovedì 12 aprile, 2007 a 17:16
erika
tutto questo è squallido. Ho scritto un post sulla cosa, posso mettere il tuo link a ciò che ho scritto? Mi pare proprio in tema.
ciao
giovedì 12 aprile, 2007 a 18:41
kefflash
@isethoriginal: se generalizzo lo faccio con ironia 😉 ad ogni modo non mi riferivo certamente al ragazzo che non c’è più… poi sul resto sono ovviamente d’accordo con te e mi spiace che tu stessa, così carina, sia stata oggetto di scherno. tanto chi ti ha schernito sai benissimo l’odore ed il colore che ha!
@erika: certamente, è un piacere per me! e amo i gatti quindi, a maggior ragione…
grazie a tutti per la collaborazione
venerdì 13 aprile, 2007 a 09:54
prog2501
Io credo che cymbalus possa eliminare tranquillamente i punti interrogativi dalle sue frasi.
I ragazzini di oggi sono straviziati dai loro genitori che sono loro coetanei (ovviamente esistono le eccezioni). La stessa società in cui viviamo genera esempi negativi, ma soprattutto fa credere che nella vita ci siano solo diritti e nessun dovere. Insegna a scappare difronte ai problemi e non ad affrontarli, si cerca di scaricare la colpa su altri ed a trasformarsi in vittime. Gli insegnanti devono poter fare qualche cosa, ma lasciando perdere quelli a cui non gliene frega nulla del loro mestiere e prendiamo quelli che ancora provano un po’ di passione per la loro “missione”: hanno le mani legate. Oggi a scuola non puoi azzardarsi a riprendere (nel senso di sgridare) uno di questi ragazzini, che nella migliore delle ipotesi vieni trasferito e/o denunciato (quando non pestato a sangue). Dalle mie parti è successo proprio in questi giorni un episodio analogo. Una ragazzina disabile è stata “scherzata” dalle sue compagne ora dichiarate amiche. La faccenda è giunta a galla e queste “amiche” sono state punite: alle colpevoli prevedono un periodo di recupero con del volontariato alla Caritas, ma credo che non gliene freghi nulla…Le punizioni dovrebbero essere si educative, ma un briciolo più severe, esemplari!
Non concordo solo con il fattore età. Io a 16 anni non sono mai stato così stronzo con nessuno! E poi i “nostri” 16 anni (io sono del ’75) non sono certo i 16 anni di oggi. I ragazzini di 16 anni sono decisamente più “svegli” e più svezzati di quanto lo fossi io alla loro età e proprio per questo andrebbero un resposabilizzati di più.
venerdì 13 aprile, 2007 a 17:47
kefflash
io non sarei stato in grado di esporre meglio questi concetti che sono l’esatta immagine che ho anche io. concordo assolutamente su ogni singolo punto. e la tua birra è davvero squisita! 😀
lunedì 16 aprile, 2007 a 10:14
isethoriginal
@prog2501: non credo che siano piu svegli i sedicenni di oggi: sono tanto ignoranti quanto lo eravamo noi, solo che loro non hanno i freni che avevano venti, dieci, trenta anni fa. Sembrano piu svegli, ma il loro modo di pensare e fare in fondo non é altro che il nostro ma adeguato al periodo sociale nel quale si trovano.
lunedì 16 aprile, 2007 a 19:02
VoxNova
Ciao, carissimo, sò che non sei abituato a leggermi in questi termini, ma una cosa la voglio dire chiara: per questi bulli e i loro genitori avrei una bella medicina: uno “sciroppo” di calci in culo con i miei scarponi da bosco rinforzati in acciaio(kg 2 cad. uno). Sono un boscaiolo e ci godrei parecchio. Perdona lo sfogo ma quando penso a queste nefandezze la rabbia monta, eccome se monta! Scusa i termini usati e alla prossima. Un particolare saluto a “Isethoriginal” con un augurio sincero di non dover aver più a che fare con bestie simili. Se ci sono problemi chiamami, gli scarponi sono sempre pronti;-)
“Mandi” a tutti.
lunedì 16 aprile, 2007 a 19:24
kefflash
ahahahahahaha!!! grande vox 😀
…e un casto bacio a iseth! 🙂
lunedì 14 Maggio, 2007 a 21:29
Ubuntu, Pollycoke e Hits, voglio la vostra opinione!!!!! « The Real Secrets of Madness
[…] Ramseoriginal:droghe e la loro legalizzazione, Jenariden: video impressionante, Kefflash: molto diretto, la cruda realta; VoxNova:da digerire, vizi da brividi Sxlext:per digerire, Panda con […]
martedì 22 Maggio, 2007 a 12:34
isethoriginal
Grazie per il bacio… 🙂